Un anno e dieci mesi alla titolare, un anno e cinque mesi alla figlia, un anno e sette mesi al medico di famiglia. Sono le condanne inflitte dal Tribunale di Alessandria, con sospensione condizionale della pena, a tre dei sei imputati coinvolti nella nota vicenda della farmacia di Novi Ligure, portata alla ribalta nel 2011 da un servizio del programma di Italia1 “Le Iene”. Il reportage, condotto da Nadia Toffa, aveva svelato uno strano giro di ricette tra la farmacia e un medico di famiglia della zona. Come poi appurato dagli inquirenti, la farmacia “anticipava” a diversi clienti i farmaci assunti in regime di rimborso; provvedevano poi le due farmaciste dell’esercizio a compilare di proprio pugno le ricette e portarle ai medici, gonfiandole in qualche caso di farmaci mai consegnati. I moduli venivano poi spediti all’Asl completi di tutte le fustelle, mentre i farmaci aggiunti sottobanco venivano rivenduti in regime privato anche se defustellati.
Nella requisitoria condotta a marzo, il pm aveva chiesto per le due farmaciste e due dei quattro medici coinvolti condanne superiori a due anni, per gli altri condanne di oltre un anno. I difensori della titolare e della figlia, invece, avevano chiesto l’assoluzione alla luce del ridotto valore della truffa contestata – 10mila euro, già risarciti all’Asl – e del fatto che l’anticipo dei farmaci non è solo pratica diffusa ma rappresenta anche un servizio della farmacia alla propria clientela. Le due farmaciste risultano già sospese dall’Ordine ed erano state espulse dall’associazione titolari della provincia poco dopo la prima denuncia del caso.