Un furto di notevole entità ha colpito la farmacia territoriale dell’ospedale Gino Iannelli di Cetraro, in provincia di Cosenza, dove ignoti hanno sottratto medicinali per un valore stimato di oltre 200mila euro. Tra i farmaci rubati, molti erano destinati a pazienti oncologici, rendendo l’atto particolarmente grave per l’impatto su malati in condizioni critiche.
I ladri, dimostrando notevole competenza, hanno forzato l’ingresso della struttura e agito indisturbati, svuotando gli scaffali. La scoperta del furto è avvenuta al mattino, quando il personale sanitario ha trovato la farmacia completamente priva di scorte. I Carabinieri di Cetraro e della compagnia di Paola sono intervenuti prontamente, effettuando rilievi e acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza per identificare i responsabili.
Questo episodio evidenzia l’esistenza di un mercato clandestino di farmaci, in particolare quelli oncologici, che vengono reimmessi illegalmente sia a livello nazionale che internazionale, spesso in Paesi con sistemi sanitari più deboli o difficoltà di accesso ai canali legali. Chi compie questi furti sa esattamente quali confezioni rubare, come conservarle e dove piazzarle, spesso all’estero. Inoltre, dispone di fondi per corrompere vigilanza e personale sanitario, suggerendo il coinvolgimento di gruppi di criminalità organizzata.
Il fenomeno dei furti di farmaci negli ospedali italiani ha registrato una significativa riduzione negli ultimi anni, grazie a indagini mirate e all’implementazione di strumenti specifici che hanno permesso di bloccare i canali di riciclaggio e i traffici illeciti. Secondo la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera (Sifo), attualmente si registrano circa 7-8 furti di farmaci all’anno negli ospedali italiani, un numero significativamente inferiore rispetto al passato.