Procede a passo spedito la campagna lombarda per la vaccinazione contro covid: «Abbiamo somministrato la seconda dose al 90,9% della popolazione» ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana «e andiamo avanti perché consideriamo questa l’unica strada davvero efficace per evitare le restrizioni». A ruota, infatti, migliorano anche i dati dell’epidemia nel territorio lombardo: i ricoveri in ospedale e nelle rianimazioni continuano a crescere ma a ritmo più lento, tanto che questo – dice Fontana – «dovrebbe essere l’inizio della discesa».
Vaccinazioni a ritmo sostenuto anche nelle Marche, dove l’altro ieri si sono registrate – dice il presidente della Regione Francesco Acquaroli – 12mila somministrazioni: «In questi giorni la curva pandemica è in crescita e le ospedalizzazioni aumentano mediamente di 2-3 unità al giorno». In Veneto invece la Regione ha decretato un giro di vite ai tamponi “non diagnostici” eseguiti nei Covid point delle Asl: si tratta degli antigenici a pagamento utilizzati soprattutto dai non vaccinati per avere il green pass. La quarta ondata, ha spiegato il governatore Luca Zaia, sta mettendo a dura prova strutture sanitarie e ospedali, il personale quindi va destinato in primo luogo alla campagna vaccinale per la terza dose.
Vaccinazioni in crescita anche in Calabria secondo il presidente della Regione Roberto Occhiuto: «Il primo dicembre sono state somministrate 15.057 dosi ed è stato quindi superato ampiamente il target di 12.500 inoculazioni giornaliere fissato da Figliuolo: il totale comprende 1.588 prime dosi, 1.828 seconde dosi e 11.641 terze dosi, numeri che nella nostra Regione non si vedevano da circa 4 mesi».
Intanto sull’eventualità di introdurre l’obbligo vaccinale generalizzato, come sta valutando di fare la Germania, interviene il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: «Se è una discussione a livello europeo merita di essere affrontata» ha osservato «ed è benvenuta se diventa una questione tra governi: l’obbligo vaccinale non può essere affidato alla discussione di ogni singola regione o città, ma va affrontato a livello europeo. E se ci fosse una decisione europea sarebbe più utile. Del resto, il super Green pass serve proprio a dare una spinta alle vaccinazioni e per accelerare sulle terze dosi».