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Cuneo, allarme della questura: abuso nifedipina tra i tossicodipendenti

4 Marzo 2025

Allarme inedito da Cuneo riguardo agli abusi da farmaco: una segnalazione della questura trasmessa ai Servizi per le dipendenze patologiche e al Dipartimento di Salute mentale dell’ASsl, ma anche a medici di famiglia e farmacie, invita infatti a vigilare su eventuali consumi impropri della nifedipina, farmaco antipertensivo appartenente alla categoria dei calcio-antagonisti. L’allerta, come riferisce il quotidiano La Stampa, segue l’arresto di due giovani trovati in possesso di dieci dosi di crack e dodici confezioni di nifedipina, per un totale di 336 compresse.

Il farmaco, secondo la questura, viene utilizzato per attenuare gli effetti delle crisi ipertensive da crack, ma l’abuso può causare gravi danni alla salute, fino al coma o alla morte. L’Ordine dei farmacisti di Cuneo ha immediatamente raccolto l’appello. «Abbiamo diffuso una prima comunicazione alle farmacie e ne seguirà un’altra per informare tutti i colleghi e richiamarli a prestare maggiore attenzione» ha dichiarato Luca Matteo Galliano, presidente dell’Ordine provinciale e titolare di una farmacia a Morozzo. «L’appello della Questura ci ha colti impreparati: la nifedipina non è una sostanza stupefacente né a rischio abuso. Ma la fantasia di chi gioca con i farmaci sembra inesauribile».

L’attenzione si estende anche al problema delle ricette false, che stanno aumentando in particolare per antidolorifici e oppioidi. «Se arriva un singolo con una ricetta falsa è difficile individuarlo subito» spiega Galliano «ma quando iniziano a ripetersi episodi simili il raggiro diventa evidente». Il fenomeno è aggravato da furti di ricettari e timbri, che rendono ancora più insidiosa la contraffazione delle prescrizioni.

Il crack, con il suo costo relativamente basso – 15 euro a dose – e gli effetti immediati, è sempre più diffuso, soprattutto tra i giovani. «Come farmacisti e cittadini, siamo molto preoccupati» conclude Galliano «occorre vigilare su fenomeni già diffusi all’estero, come le metanfetamine e le droghe in pillole, che possono diventare più accessibili e difficili da controllare. In Europa siamo indietro su alcune misure, ma la regolamentazione spetta al legislatore».