Arriva dalla Campania, e più precisamente dal salernitano, un’altra picconata al teorema – sostenuto da Sifo e da una parte delle Regioni anche davanti alla commissione Affari sociali della Camera, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla distribuzione diretta – secondo il quale la dispensazione del Pht da parte delle Asl «non comporta disagi per i pazienti». Servirebbe che qualcuno lo spiegasse alle decine di assistiti costretti a fare la fila davanti alla farmacia distrettuale di via Federico Ricco, a Nocera Inferiore, nei soli due giorni della settimana in cui vengono distribuiti i medicinali della diretta (il martedì dalle 14 alle 16 e il giovedì dalle 9 alle 13).
Il caso è finito sulle pagine della stampa locale dopo le segnalazioni di alcuni pazienti: la farmacia non serve soltanto i residenti del comune ma anche gli assistiti di questa parte della provincia salernitana, ragion per cui sono in tanti a presentarsi due volte alla settimana davanti allo sportello. In due ore i farmacisti in servizio non riescono a servire tutti e così un cartello affisso all’ingresso avverte che saranno ricevute soltanto le prime 50 persone. Risultato, chi può arriva in largo anticipo (ed è così costretto a lunghe attese sotto il sole), chi non può incrocia le dita oppure tenta di fare il furbo, tantè vero – riferiscono le segnalazioni – che le liti sono all’ordine del giorno.
Il disservizio, che già per sé risulterebbe intollerabile per un Paese moderno, diventa ancora più penoso se si tiene conto che a fare la fila sono pazienti cronici o parenti di malati che devono prendere un permesso dal lavoro, da cui ulteriori costi per la collettività. E pensare che la soluzione sarebbe a portata di mano: si chiama farmacia del territorio.