Anche il Friuli Venezia Giulia segue l’esempio della Lombardia e semplificano il percorso della ricetta dematerializzata per sgravare gli studi medici e ridurre i rischi di contagio. In Friuli, la disposizione invita i mmg a trasmettere il Nre ai pazienti che ne facessero richiesta via «e-mail, Whatsapp o sms» e si applica soltanto alle ricette che non superano i 60 giorni di terapia e prescrivono non più di tre confezioni, sei in caso di alcune patologie croniche «purché i farmaci siano già utilizzati dal paziente da almeno sei mesi».
In Lazio, invece, una circolare diffusa ieri da Federfarma Roma ricorda che «l’assistito che ha ricevuto via mail dal proprio medico il promemoria, può “girare” la stessa alla farmacia e richiedere la stampa del promemoria». Se l’interessato, invece, dispone soltanto del codice della ricetta dem, la farmacia può inserire nel proprio gestionale Nre e codice fiscale dell’assistito, generare il promemoria e stamparlo. «Tali procedure» ricorda in chiusura l’associazione titoalri «possono trovare applicazione soltanto nel rapporto diretto assistito/farmacia, mentre resta non consentito l’invio di promemoria da parte del medico alla farmacia».