In Emilia Romagna saranno i professionisti del territorio, quindi medici di famiglia, pediatri di libera scelta e farmacisti, a somministrare la cosiddetta “terza dose” dei vaccini covid. Lo ha detto ieri in Consiglio regionale l’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo a un’interrogazione della minoranza: la giunta ancora non ha fissato una data per la chiusura dell’hub vaccinale ospitato nella Fiera di Bologna così come per quelli allestiti in altre strutture, ma «a emergenza conclusa le fiere devono tornare agli eventi commerciali e le palestre alle attività sportive».

Per la terza dose, quindi, la Regione pensa di affidarsi alle risorse sul territorio: «Qualora dovesse servire» ha spiegato Donini «sarà giusto fare riferimento prioritariamente alla medicina del territorio, quindi ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai farmacisti, ma anche ai luoghi di lavoro».

La preoccupazione principale, ha continuato l’Assessore, rimane oggi quella di avere forniture garantite. Oggi siamo ancora tra le primissime regioni per inoculazioni delle dosi consegnati, gli over 60 che nelle prossime settimane concluderanno il ciclo con la seconda dose sono oltre il 90%, quindi si è raggiunta una buona immunità di comunità per quella fascia».