Le Regioni si aspettano per settembre-ottobre l’arrivo dei nuovi vaccini contro covid adattati alle varianti più recenti. E intanto ragionano sull’organizzazione della prossima campagna autunnale, in attesa che «Governo, Ministero, Istituto superiore di sanità e comunità scientifica dicano se la prossima vaccinazione andrà estesa a tutti, come la precedente, o sarà necessario concentrarsi sulle persone più vulnerabili o su quelle da una certa età in su».
Lo ha detto il coordinatore degli assessori regionali alla Salute, l’emiliano Raffaele Donini, che a Cosmofarma Exhibition (Bolognafiere, 13-15 maggio) ha fatto il punto sui piani per la prossima stagione vaccinale. «La risposta dovrà venire soprattutto dal territorio» ha spiegato «innanzitutto dai medici di base, ma anche dalla farmacia dei servizi. Dobbiamo considerare le farmacie come punto di riferimento della sanità territoriale, che si irrobustirà anche grazie anche agli investimenti del Pnrr».
Per Donini, in particolare, «la rete delle farmacie è vista come una grande opportunità da tutte le Regioni italiane e verrà ulteriormente potenziata nei prossimi anni» dopo quello che già è stato costruito durante la pandemia. «Siamo impegnati a valorizzare la farmacia dei servizi» ha continuato «non dimentichiamo l’apporto che le farmacie hanno dato in questi due anni. Sono state un punto di riferimento fondamentale non solo per la distribuzione dei farmaci, ma anche per l’erogazione di servizi come i tamponi. E credo si possa estendere in futuro anche a ulteriori servizi, come la vaccinazione anti-Covid, per far fare agli ospedali il loro mestiere».