Secondo i calcoli della Regione, dovrebbe incrementare la marginalità delle farmacie di circa 1,3 milioni di euro la nuova lista dei farmaci della distribuzione per conto in vigore da ieri in Emilia Romagna. L’aggiornamento era stato ufficializzato a luglio e comporta riclassificazioni sia dalla diretta alla convenzionata/dpc sia dalla convenzionata alla dpc. Per quanto concerne le prime, la novità più consistente riguarda lo spostamento di una ventina di referenze della diabetica nel canale farmacia, che eredita così dalla diretta circa 21mila pazienti potenziali (per una spesa Ssn di circa 3,1 milioni di euro).
Passano dalla convenzionata alla dpc, invece, i farmaci in associazione precostituita per il trattamento della bpco (laba-lama e laba-lama-ics), più tapentadolo e pregabalin. In volumi lo spostamento interessa circa 350mila pezzi all’anno, per una perdita di marginalità a carico delle farmacie (sempre in base alle stime della Regione) di circa 1,9 milioni di euro.
«Complessivamente il saldo è positivo» commenta il presidente di Federfarma Emilia Romagna, Achille Gallina Toschi «in più va ricordato che con questa riclassificazione si completa il passaggio in convenzionata/dpc di tutti i farmaci della diabetica. Vuol dire che il paziente diabetico torna in farmacia, tanto che a breve potranno finalmente partire gli arruolamenti per la sperimentazione della farmacia dei servizi».
Sui social dei farmacisti, tuttavia, non sono mancate critiche e proteste per l’aggiornamento. «Abbiamo comunicato la novità con largo anticipo» è la replica di Gallina Toschi «e le farmacie hanno avuto luglio e agosto per smaltire le scorte. Sono convinto che nel giro di qualche mese i vantaggi della nuova lista diventeranno evidenti a tutti».