Dopo la Provincia autonoma di Bolzano, potrebbe essere la Regione Emilia Romagna la seconda amministrazione ad affidarsi alle farmacie del territorio per la distribuzione dei testi sierologici rapidi alla popolazione adulta. Lo ha ventilato l’altro ieri l’assessore alla Salute, Raffaele Donini, in un’intervista al Resto del Carlino: con le farmacie è in corso una trattativa che potrebbe sfociare a breve in un accordo di collaborazione, per lo screening del personale scolastico e della popolazione adulta. E’ in corso anche una negoziazione con i medici di famiglia, ma a questo tavolo i progressi sono molto più lenti.
Conferma a FPress il presidente di Federfarma Emilia Romagna, Achille Gallina Toschi. «Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli» spiega «se non ci sono sorprese dovremmo firmare a giorni. La popolazione target comprende non soltanto il personale scolastico ma tutti i cittadini tra i 18 e i 40 anni; i test sono quelli eseguiti in autoanalisi ma alla lettura provvederà il farmacista».
Tra le questioni ancora aperte, la scelta del modello che le farmacie acquisteranno («Stiamo valutando con i distributori, abbiamo chiesto che si opti per un prodotto del quale sia garantita ampia disponibilità» specifica Gallina Toschi) e il compenso alle farmacie: «La remunerazione comprenderà il costo di acquisto dei test, che sarà a carico delle farmacie» prosegue il presidente di Federfarma regionale «e una quota per l’attività professionale. Ma sulle cifre ci stiamo ancora confrontando».