In Emilia Romagna televisita e il teleconsulto entrano nei percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali dei pazienti con cefalea. È quanto prevede il progetto approvato nei giorni scorsi dalla giunta regionale, che ha stanziato allo scopo 840mila euro per il biennio 2023-2024 (provenienti da fondi nazionali). «La cefalea primaria cronica» ricorda una nota dell’assessorato alla Sanità «è stata riconosciuta come malattia sociale dalla legge 81/2020 e nel 70% dei pazienti può degenerare anche nella cefalea da uso eccessivo di farmaci (Moh, Medication overuse headeache).
Il progetto, quindi, contempla tra gli interventi il contrasto all’uso eccessivo di farmaci antidolorifici grazie alla consulenza dello specialista, l’attivazione su tutto il territorio regionale di percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali (Pdta) e l’informazione ai cittadini in collaborazione con le associazioni dei pazienti. Inoltre, verranno monitorati il consumo di farmaci, gli effetti delle terapie più innovative e la risposta dei servizi sanitari.
Rispetto a tali obiettivi, la telemedicina reciterà un ruolo di primo piano: medici curanti e i neurologi potranno utilizzare il teleconsulto per contattare gli specialisti regionali abilitati alla prescrizione degli anticorpi monoclonali antiCGRP per l’emivcrania cronica, nonché la televisita per raggiungere parodicamente il paziente, verificare gli effetti della terapia e monitarla tramite registro Aifa.
«Un’altra nuova figura, introdotta con successo dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena e da estendere su tutto il territorio regionale qualora la sperimentazione risulterà efficace» conclude la nota «sarà quella dello specialista on call: uno specialista disponibile per un consulto telefonico per medici curanti e neurologi territoriali con un numero dedicato».