L’attuale Governo e quello che si insedierà dopo il 25 settembre «non si dimentichino della sanità pubblica» nelle misure che adotteranno contro il caro-bollette. A lanciare l’appello Raffaele Donini, assessore alla Sanità dell’Emilia-Romagna e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni: «A oggi» ha detto ieri nel corso di una conferenza stampa «attendiamo ancora i rimborsi per le spese Covid sostenute dalle Regioni. Il decreto Aiuti ha mosso i primi passi ma non ha ancora chiuso il percorso. A queste spese si stanno poi aggiungendo quelle energetiche». Per questo Donini si rivolge sia al Governo Draghi, «cui chiediamo un nuiovo decreto Aiuti per le spese energetiche dei cittadini» sia a chi avrà «la responsabilità di guidare l’Italia dopo le elezioni».
L’assessore spiega che «tra chi consuma energia ci sono anche le strutture sanitarie. Quindi non si dimentichi che la sanità pubblica deve ancora essere messa nelle condizioni di chiudere i propri bilanci». Il tema è affrontato anche nel documento che la Conferenza delle Regioni ha presentato al Governo in occasione della Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio scorso, quando è stato acquisito il parere sulla conversione in legge del decreto legge 80/2022. In Emilia-Romagna, conclude Donini, «abbiamo 128 Case della salute, quindi le spese energetiche di una Regione come la nostra non possono essere equiparate alle altre Regioni che non hanno ancora queste strutture sul territorio». Il 16 settembre è prevista sul tema una riunione delle Regioni a Roma.