Sono un centinaio circa le farmacie calabresi che offrono ai loro assistiti prestazioni di telemedicina grazie alla piattaforma Htn-Federfarma. E ammontano a quasi settemila le prestazioni erogate nel 2017 da questi esercizi, tra le quali oltre 4mila Ecg e 2.600 holter. Sono alcuni dei dati forniti nella giornata di formazione in telemedicina organizzata sabato scorso a Catanzaro da Federfarma provinciale in partnership con Htn-Health telematic network, la società che collabora ai progetti della Federazione in tema di farmacia dei servizi. Dedicato all’elettrocardiografia e all’esecuzione di esami clinico-strumentali a distanza, l’evento mirava a esporre le nozioni base della telemedicina ai farmacisti titolari e collaboratori che sono al loro primo approccio con la materia.
«La telemedicina» ha ricordato il presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo De Filippo «è uno dei pilastri della “rivoluzione digitale” che sta lentamente investendo la Sanità pubblica. Le tecnologie telematiche, infatti, promettono di diventare il catalizzatore di due processi che finora il Ssn fa molta fatica ad avviare: la domiciliazione dell’assistenza ai cronici e l’integrazione ospedale-territorio, ossia la continuità delle cure». «I teleconsulti» ha spiegato dal canto suo Luca Calatafini, coordinatore per il sud-Italia del servizio Htn-Federfarma «sono eseguiti in tempi rapidissimi, a volte anche mezza giornata per un holter cardiaco/pressorio e 15 minuti al massimo per un elettrocardiogramma. Se l’analisi evidenzia problemi clinici a carico dei pazienti, i sanitari che leggono i tracciati in remoto ci allertano e danno istruzioni sui medici o sulle strutture cui indirizzare il malato».
«Fornire prestazioni e assistenza di qualità all’interno della rete capillare degli esercizi farmaceutici» ha commentato il cardiologo Domenico Stranieri, responsabile scientifico del corso e dirigente medico dell’Asl di Catanzaro «invita il farmacista a una crescita professionale di qualità e migliora il livello dell’assistenza al cittadino». «Con questi corsi» ha concluso Defilippo «ribadiamo il concetto che un “servizio di qualità” presuppone la formazione continua dei suoi operatori. Il tutto, ovviamente, nel massimo rispetto dei ruoli sanitari e di quanto consentito al farmacista dalle leggi vigenti».