Aderenza terapeutica per i pazienti con bpco, telemedicina, erogazione personalizzata della terapia antibiotica, counselling sugli stili di vita e altro ancora. Sono i servizi che le farmacie dell’Emilia Romagna erogheranno per i prossimi due anni sotto l’egida del protocollo firmato nei giorni scorsi da Regione e sindacati di categoria (Federfarma, Farmacieunite e Assofarm) per avviare la sperimentazione della farmacia dei servizi, che avrebbe dovuto partire due anni fa e la pandemia ha costretto all’alt.
Il documento, che aggiorna e sostituisce quello sottoscritto nel dicembre 2019, dettaglia analiticamente le attività che verranno proposte dalle farmacie, con la quantificazione degli assistiti da arruolare e la remunerazione riconosciuta, per la quale ci sono sul piatto quasi 4,3 milioni di euro.
Ogni farmacia arruolerà da 10 a 20 pazienti affetti dalla patologia, per un totale di 25.000 assistiti circa sull’intero territorio regionale. Dovrebbe aderire al progetto almeno l’80% delle farmacie convenzionate, ossia 900-1.000 presidi. Ai pazienti il farmacista proporrà un colloquio all’anno, registrato su applicativo informatico sviluppato dalla Regione, al quale gli interessati dovranno presentarsi con una lista dei farmaci che si stanno assumendo. Nel corso dell’incontro il farmacista fornirà informazioni sulla terapia farmacologica e il corretto utilizzo dei device respiratori, raccoglierà informazioni sulle abitudini del paziente, effettuerà la ricognizione farmacologica delle terapie in corso e valuterà l’aderenza alla terapia per la bpco tramite algoritmo. Il compenso, comprensivo di tutti gli interventi previsti dal protocollo, ammonta a 17,50 euro.
Il servizio è rivolto a tutti gli assistiti privi di identità digitale e senza Fse e a coloro che dispongono di identità digitale ma non hanno attivato il Fse. La farmacia fornirà assistenza ai pazienti meno esperti per entrambe le procedure e l’auspicio della Regione è di riuscire ad arruolare l’80% dei presidi. La remunerazione ammonta a 8,3 euro (iva compresa) per la registrazione, 4,1 per il primo accesso e altri 4,1 euro per altra assistenza che sarà definita nel corso del progetto.
L’obiettivo è quello di proporre nelle farmacie tutti i servizi a distanza previsti dall’accordo Stato-Regioni sulla sperimentazione della farmacia dei servizi, ossia holter pressorio, holter cardiaco, auto-spirometria ed ecg, ma in modalità “telemonitoraggio” (cioè con rilevazione dei parametri a domicilio). I criteri di selezione dei pazienti e delle farmacie, con particolare riguardo a quelle delle aree disagiate, saranno definiti da un protocollo a parte da sottoscrivere entro la fine dell’anno. Stesso discorso per la remunerazione).
Attualmente, scrive la Regione, ha aderito alla vaccinazione il 20% delle farmacie emiliano-romagnole. L’obiettivo è oltrepassare il 40% «anche in previsione delle future disposizioni nazionali in tema di vaccinazioni». L’attività, inoltre, includerà anche il sostegno alla campagna vaccinale con sensibilizzazione dei cittadini. La remunerazione è quella già pattuita per le passate campagne, 10,40 euro a somministrazione.
«La somministrazione in farmacia dei vaccini antinfluenzali» si legge nel protocollo «contribuisce, con approccio proattivo, al raggiungimento dell’obiettivo di immunizzare un più ampio numero di persone. I farmacisti assumono il ruolo attivo di vaccinatori e agiscono nell’informare e sensibilizzare i cittadini rispetto all’importanza della vaccinazione». Successive disposizioni dettaglieranno percorso operativo, requisiti, popolazione target e altro ancora.
Per evitare che al domicilio dei pazienti rimangano inutilizzate dosi di antibiotici post terapia, «un apposito gruppo di lavoro multidisciplinare regionale elaborerà una proposta di procedura volta a consentire alle farmacie l’erogazione di dosi di antibiotico corrispondenti alle quantità prescritte, soffermandosi sui seguenti aspetti: modalità prescrittive, allestimento, etichettatura del medicinale allestito, eventuale materiale da consegnare al paziente e aspetti comunicativi, tracciabilità e remunerazione».