Ci sono anche Basilicata e Toscana tra le amministrazioni che partecipano alla sperimentazione della farmacia dei servizi secondo le linee guida approvate nell’ottobre 2019 dalla Conferenza Stato-Regioni. A ufficializzarlo le disposizioni con cui le due giunte hanno sottoscritto prima di Natale l’accordo-quadro. Nel caso della Toscana, in particolare, il provvedimento risale al 14 dicembre e impegna la Regione a predisporre il Cronoprogramma operativo dei servizi «successivamente alla definizione dell’iter amministrativo a livello nazionale e alla conseguente assegnazione delle risorse alla Toscana». Con successivi provvedimenti, poi, «saranno approvati uno o più schemi di protocolli tra gli attori coinvolti nella sperimentazione redatti sulla base delle Linee di indirizzo varate dalla Stato-Regioni».
In Basilicata invece la sottoscrizione dell’accordo-quadro da parte della giunta regionale risale a poco prima di Natale ed è stato ufficializzato in una nota dall’assessore alla Salute, Rocco Leone: «Si rafforzerà la sinergia tra farmacisti, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri e altri specialisti del comparto sanitario» ha spiegato «e al centro del nuovo scenario ci saranno i cittadini che, senza dover raggiungere gli ospedali, potranno effettuare sotto casa diverse prestazioni, tra cui analisi di prima istanza per tenere sotto controllo glicemia, colesterolo e trigliceridi, ma anche eseguire la misurazione della pressione arteriosa, l’elettrocardiogramma, i test per le intolleranze alimentari e molte altre prestazioni». I farmacisti lucani, ha concluso l’assessore, «con il bagaglio professionale che li contraddistingue, sapranno cogliere al meglio questa sfida contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone».