L’Ordine dei medici di Ferrara si sfila dal fronte degli Omceo dell’Emilia Romagna che la settimana scorsa avevano preso posizione contro la vaccinazione da parte di farmacisti e altri operatori sanitari. A ufficializzare la “dissidenza” una mozione approvata dal consiglio dell’Ordine provinciale e pubblicata ieri da Quotidiano Sanità, che invita a distinguere «tra “atto sanitario” e “atto medico”, sia nel contesto terapeutico sia in quello vaccinale».
L’atto sanitario, ricorda l’Omceo ferrarese, «è il processo terapeutico che prevede un momento squisitamente ed esclusivamente medico e un successivo momento operativo, che non è caratterizzato da attività esclusivamente medica, ma che vede coinvolte altre figure professionali sanitarie (infermieri, terapisti riabilitativi, tecnici sanitari)».
Nel caso dei vaccini, quindi, «la prescrizione del principio attivo vaccinale (inteso anche come scelta del principio attivo) così come la prescrizione di qualsiasi altro farmaco è di esclusiva pertinenza medica, identificandola quindi come atto squisitamente medico. E’ imprescindibile infatti che la scelta e prescrizione terapeutica (farmacologica, riabilitativa, chirurgica, radiologica) sia la conclusione di un processo valutativo tra lo stato di salute del cittadino, preesistente e attuale, e quel principio attivo, secondo un criterio di proporzionalità tra rischio e beneficio per quel cittadino, in quel momento, e per quel farmaco».
Tale processo conoscitivo e decisionale, continua la mozione, «è di pertinenza esclusivamente medica e trova la massima corrispondenza nella “informazione” e nel “consenso” come principio di adesione e di consapevolezza, e giusta manifestazione di quella “alleanza” faticosamente creata in lunghi anni di attività tra medico e cittadino».
Diverso è l’atto operativo susseguente, «che identifica la componente professionale sanitaria che “somministra” il principio vaccinale (intesa come inoculazione) così come “somministra” qualsiasi terapia secondo procedure e protocolli operativi (come i terapisti riabilitativi)». Per tali ragioni, conclude l’Ordine ferrarese, «riteniamo la “querelle vaccinale” inutile, dannosa e controproducente, visto che la finalità oggettiva della Professione è la tutela della salute dei cittadini. Auspichiamo che si proceda con la campagna vaccinale speditamente esprimendo il più sentito grazie a tutti (in maiuscolo nella mozione, ndr) gli operatori Sanitari, ognuno con il proprio ruolo e competenza».