Si chiama Osservatorio per la salvaguardia della farmacia il gruppo di lavoro voluto da Federfarma Molise e coordinato dal Sunifar regionale con l’obiettivo di analizzare a tutto tondo i problemi della ruralità. Composto da due farmacisti titolari, Michele Giuliano e Michele Giorgio, ha per compito principale quello di raccogliere dati e proporre interventi diretti a preservare la sostenibilità delle farmacie rurali, in una regione dove il fatturato medio degli esercizi è tra i più bassi d’Italia. Il primo studio, così, consisterà nella raccolta dei dati Istat di tutti i comuni molisani, per individuare eventuali criticità e studiare eventuali contromisure. «In Molise le farmacie rurali rappresentano la stragrande maggioranza dei presidi dalla croce verde» spiega a FPress il presidente di Federfarma regionale, Luigi Sauro «più si dispone di dati dettagliati e più efficaci saranno le risposte da mettere in campo».
Confermano lo stato di sofferenza delle farmacie molisane i dati derivanti dall’applicazione delle nuove modalità di computo del fatturato Ssn: «L’Asrem (L’Azienda sanitaria unica della Regione, ndr) ha chiesto alle farmacie di autocertificare entro domani, 5 febbraio, il fatturato Ssn 2018. In base ai nostri dati, su un totale di 167 farmacie sono una quarantina quelle che non dovranno più concedere sconti al Ssn perché sotto i 150mila euro. In totale, l’entità del beneficio si aggira sui 120mila euro all’anno». Nessuna variazione, invece, tra le farmacie che rientrano nelle due fasce sotto i 300 e i 450 mila euro, anche perché in Molise finora l’Asrem computata il fatturato Ssn mettendoci dentro tutto, iva esclusa.