Non è tutta da buttare la Sanità calabrese. E tra le cose che funzionano ci sono le farmacie del territorio, che anche nell’emergenza pandemica hanno dimostrato di saper offrire ai cittadini un servizio efficace ed efficiente, all’avanguardia a livello nazionale. E’ quanto scrive in una nota Federfarma Calabria dopo le polemiche di questi giorni su commissariamenti e degrado del servizio sanitario regionale. «Stanno venendo al pettine» osserva il sindacato dei titolari «le difficoltà organizzative e le disfunzioni di un servizio privo di adeguate risorse e da anni gestito in modo a dir poco approssimativo».
«Le farmacie calabresi» ricordano Vincenzo Defilippo e Alfonso Misasi, presidente e segretario regionale di Federfarma «sono state le prime e sono tuttora tra le poche a livello nazionale a fornire ai pazienti l’ossigeno liquido. E anche per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale, mentre nella quasi totalità delle Regioni italiane i cittadini che non appartengono alle categorie a rischio non riescono a vaccinarsi, le farmacie calabresi hanno già distribuito oltre 5.000 dosi di vaccino e si preparano a fornirne altre 3.000, per un totale ben superiore a quanto previsto come soglia minima nell’accordo siglato a settembre da Governo e Regioni». La Calabria, ricorda ancora Defilippo, è una delle poche Regioni «che ha riservato una quota di vaccini alla profilassi dei farmacisti e degli altri operatori della farmacia, per garantire un adeguato livello di protezione al personale e agli utenti del servizio farmaceutico».
Se, quindi, il servizio sanitario calabrese versa in condizioni di grande difficoltà, conclude Federfarma, «i cittadini possono sempre contare su una rete di farmacie capillare ed efficiente, che non ha nulla da invidiare alle altre realtà territoriali del nostro Paese e si sta impegnando al massimo per supportare la popolazione in questo momento drammatico».