Le farmacie pubbliche di Firenze, 21 esercizi in tutto, non faranno più pagare l’iva sugli assorbenti femminili. E’ la decisione adottata dall’Afam, la municipalizzata del capoluogo toscano, dopo l’approvazione da parte del consiglio comunale di una mozione a firma Pd. «Ci adeguiamo alla disposizione consiliare» ha commentato Maria Vannuzzi, direttore retail di Afam spa «in attesa che venga approvata una legge comunale».
Firenze, sottolinea la nota, diventa la prima città italiana ad abolire la cosiddetta “tampon tax”, ossia l’aliquota iva maggiorata su assorbenti, tamponi e coppette mestruali perché beni di lusso. «Il ciclo non è un lusso» ha dichiarato il consigliere comunale Pd Laura Sparavigna, prima firmataria della mozione «in Italia persino il tartufo è ritenuto bene essenziale e ha l’Iva al 4%. L’aliquota massima su assorbenti e tamponi crea iniquità sociale ed economica».