L’antica spezieria di Figline Valdarno, in provincia di Firenze, ha riaperto al pubblico dopo un esteso restauro. La spezieria, originariamente nata nella prima metà del Cinquecento e rinnovata una prima volta nel 1724, è stata trasferita insieme all’ospedale moderno a Villa San Cerbone, dove oggi è visitabile come piccola ma preziosa realtà museale. Grazie al contributo della Fondazione Santa Maria Nuova, è stato avviato un intervento di restauro che ha permesso il recupero dello spazio e degli oggetti conservati al suo interno. I lavori, durati 12 mesi, hanno incluso stuccatura e tinteggiatura delle pareti, messa in sicurezza delle maioliche esposte, restauro di alcuni documenti cartacei, conservazione del pavimento e la realizzazione di un nuovo impianto elettrico e di illuminazione.
Dal mese scorso la spezieria è aperta al pubblico con visite su prenotazione. All’interno, nella Sala Rossa, i visitatori possono ammirare le scaffalature in legno originale che accolgono i pezzi della spezieria e un soffitto ligneo a cassettoni decorato con elementi medievali come compassi, losanghe e onde greche. Tra i tesori anche una una collezione di vasi in maiolica della ceramica di Montelupo, datati dall’inizio del Seicento alla seconda metà del secolo. Alcuni vasi presentano tratti stilistici delle botteghe di Montelupo, mentre altri, contraddistinti dallo stemma Serristori, sono stati realizzati dopo l’insediamento della spezieria stabile presso l’ospedale. Oltre ai vasi, la collezione comprende bicchieri, calici, fiaschi, bottiglie e le “nassa”, ampolline in vetro soffiato per contenere unguenti. Completano l’ambiente i ritratti degli esponenti della famiglia Serristori, copie eseguite tra fine Ottocento e inizio Novecento.
Figline Valdarno, nell’hinterland fiorentino, ha mantenuto molto del suo assetto urbanistico medievale, con mura del 1350 che circondano il centro, una grande piazza mercatale con la Collegiata di Santa Maria e il trecentesco Palazzo Pretorio. Sulla piazza Marsilio Ficino, dedicata al filosofo umanista nato a Figline, si affaccia anche il loggiato dell’antico Ospedale Serristori, fondato nel 1399 da Ser Ristoro di Iacopo Serristori. Originariamente un luogo di ricovero per pellegrini, l’ospedale è stato trasferito nel XIX secolo a Villa San Cerbone, dove continua a funzionare come centro sanitario di riferimento per la comunità e il territorio circostante.