In caso di trattativa privata, il comune di Genova venderà le sue otto farmacie in blocco, senza spacchettamenti che potrebbero mettere a rischio i livelli occupazionali. E’ l’impegno che avrebbe assunto il sindaco Marco Bucci nell’incontro con i sindacati e i lavoratori della municipalizzata, l’altro ieri di nuovo in sciopero per opporsi alla dismissione delle farmacie. Secondo quanto riferisce una nota congiunta di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, Bucci avrebbe dato rassicurazioni sui punti più qualificanti della vertenza: l’acquirente, per cominciare, dovrà impegnarsi a mantenere occupazione e livelli retributivi non più per 36 mesi ma per 5 anni. I cinque precari della municipalizzata, inoltre, verranno stabilizzati prima della vendita così come verrà anche risolto il problema degli esuberi di personale nel magazzino.
«Inoltre» scrivono i sindacati «a differenza di quanto sinora sostenuto dalla Giunta, laddove la prima gara dovesse andare deserta, si procederà a una successiva e in mancanza di partecipanti si procederà con la trattativa privata, mantenendo l’intero perimetro aziendale senza spacchettamenti». Concordata anche la mobilità volontaria tra le partecipate per il personale che non volesse rientrare nella gara. Giovedì un nuovo incontro tra le rappresentanze sindacali e la commissione consiliare, che la settimana scorsa aveva rinviato il voto sulla delibera di vendita.