Ottiene l’ultimo via libera il piano del Comune di Genova per la dismissione delle otto farmacie cittadine. E’ quello del Consiglio comunale, che l’altro ieri ha detto sì – con 24 voti favorevoli e 14 contrari – alla delibera d’indirizzo per la cessione della municipalizzata e dei suoi beni. La vendita, mediante gara a evidenza pubblica, sarà in stock: le farmacie, in altri termini, verranno messe all’asta in un unico pacchetto e il prezzo base dovrebbe aggirarsi attorno ai 10 milioni di euro.
Tra le condizioni a carico dell’acquirente anche una garanzia fideiussoria di 150mila euro a tutela dei livelli occupazionali delle singole farmacie, ma non di tutti i dipendenti della municipalizzata. Troppo poco per i sindacati, che si sono visti bocciare dall’aula tutti gli emendamenti concordati nelle settimane precedenti con gruppi consiliari e sindaco. «Siamo esterrefatti» ha commentato Silvia Avanzino, di Fisascat-Cisl «andremo comunque avanti a gestire il percorso dei lavoratori perché il Sindaco si era impegnato sulla clausola occupazionale e i 150mila euro di fideiussione non significano niente, è un altro favore ai compratori».