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I costi sociali della diretta ligure? Montefiori (Unige): calcolati con Google Maps

6 Giugno 2019

Viene quasi da sorridere: per anni i farmacisti (territoriali e ospedalieri) si interrogano e si accapigliano sulla metodologia che meglio delle altre può misurare i costi sociali della distribuzione diretta, poi un giorno arrivano i ricercatori dell’università di Genova. E nello studio commissionato dalla Regione Liguria per mettere a confronto i numeri del doppio canale, tirano fuori il proverbiale uovo di Colombo: per una stima credibile dei chilometri che devono coprire gli assistiti quando si riforniscono all’Asl o all’ospedale basta Google Maps. Ossia l’app di Google che interroghiamo quasi quotidianamente quando vogliamo reperire una certa via o calcolare il percorso più veloce per arrivare in un certo luogo. Spiega in dettaglio il metodo Marcello Montefiori, professore associato in Scienza delle finanze e ricercatore di Aphec, il Centro studi di economia del farmaco e della salute dell’Ateneo genovese.

Professore, per quanto è dato ricordare, la vostra analisi è la prima che propone una valutazione sufficientemente dettagliata degli oneri che la diretta impone agli assistiti…
I nostri calcoli sono basati sul dataset fornito dalla Regione Liguria e relativo ai flussi della farmaceutica nel 2016 (prima che fosse firmata con le farmacie l’intesa sulla dpc, in vigore dal marzo 2018). Abbiamo innanzitutto filtrato le ricette in modo da escludere quelle che non hanno obbligato il paziente a trasferte (erogazioni in istituti penitenziari, Rsa, assistenza domiciliare o residenziale, alla dimissione eccetera) e quelle mancanti del cap dell’assistito. Sono rimaste così poco più di 1,2 milioni di ricette, che abbiamo analizzato mettendo a confronto i codici postali dei 167mila pazienti cui erano intestate – ossia i loro domicili – e quelli delle strutture che avevano erogato il farmaco. Sono risultati poco più di 5.300 accoppiamenti tra cap, per ciascuno dei quali abbiamo calcolato la distanza da coprire tramite Google Maps. E per distanza non intendo la retta per linea d’aria, ma il tragitto stradale più breve tra i due cap, in modo da tenere conto delle caratteristiche orografiche della regione.

I risultati?
Nel 2016, per ogni farmaco della diretta ritirato in ospedale o all’Asl, gli assistiti liguri hanno dovuto percorrere in media 16 chilometri in più tra andata e ritorno rispetto a chi si è recato in una farmacia del territorio. In termini di tempo, significa una spesa di 35 minuti in più per ogni viaggio. Ribadisco, si tratta di medie perché dai calcoli è emersa una consistente variabilità nei valori. Abbiamo utilizzato un metodo induttivo, ma il quadro che ne risulta è senz’altro significativo.

Come avete calcolato, invece, i costi strutturali della diretta?
In questo caso l’analisi è stata condotta utilizzando i dati di contabilità analitica – sempre per il 2016 – trasmessi dalle strutture ospedaliere alla Regione Liguria. I dati contabili sono stati integrati con le informazioni relative all’organizzazione e alla gestione delle attività di distribuzione diretta e ospedaliera dei farmaci, tratte da un questionario formulato allo scopo e distribuito alle strutture del territorio nel corso del primo semestre 2018. La dimensione della distribuzione diretta e di quella ospedaliera, per volume di attività e per valore dei farmaci, sono state analizzate utilizzando il flusso dati della farmaceutica. Il lavoro, in particolare, si è articolato in 4 fasi sequenziali: ricostruzione dei costi diretti e indiretti; imputazione di una quota di costi comuni e determinazione del costo complessivo; quantificazione dei costi complessivi della sola distribuzione diretta dei farmaci; stima del costo della distribuzione diretta per scatoletta.

Anche in questo caso, i risultati quali sono stati?
Le stime indicano un costo medio della diretta che oscilla da un minimo di 3,36 euro a confezione a un massimo di 11,94 euro, con una variabilità legata alla tipologia della struttura erogante, Asl oppure ospedale.

Quando, venerdì scorso, sono stati presentati i dati, si è parlato di risparmi per un milione di euro grazie alla diretta…
Questa è una valutazione effettuata dalla Regione. Il nostro gruppo di lavoro, costituito da docenti provenienti non solo da Genova ma anche da Brescia e Pavia, ha lavorato soltanto sui dati del 2016 e quindi le analisi che abbiamo condotto si riferiscono soltanto a quell’anno.