Va al Molise la palma per la Regione che conta il maggior numero di Aree interne dove la farmacia dei servizi è citata nei piani di sviluppo approntati a livello locale. Lo ricorda il presidente del sindacato titolari molisano, Luigi Sauro, all’indomani della presentazione del primo Rapporto nazionale sulla farmacia condotto da Federfarma e Cittadinanzattiva: «L’indagine» spiega Sauro a FPress «rivela che in tutto il Paese sono soltanto 11 su 72 le Aree interne (ossia i territori caratterizzati da una significativa distanza dai principali centri di offerta di servizi, ndr) che hanno elaborato strategie di intervento in cui compare la farmacia del territorio. Quello che però la ricerca non dice, è che in queste undici figurano tutt’e quattro le Aree interne del Molise. Nessun’altra Regione può vantare gli stessi numeri».
Il merito è del progetto per la Farmacia sociale che Federfarma è riuscita a inserire all’interno dei progetti regionali per il miglioramento dell’assistenza sanitaria nelle Aree interne. Ne ha parlato lo stesso Sauro il 15 novembre scorso a Telese, in provincia di Benevento, dove il dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del consiglio aveva organizzato un seminario di studio su “Benessere, salute e servizi sociali per le comunità delle Aree interne”. «Con il progetto Farmacia sociale» riassume il presidente di Federfarma Molise «assicuriamo la partecipazione delle farmacie all’Adi, l’Assistenza domiciliare integrata, e alle attività del medico di medicina generale e del pediatra di famiglia. Inoltre, gli esercizi farmaceutici collaborano ai programmi per il corretto utilizzo dei medicinali e l’aderenza alle terapie ed erogano servizi di primo e di secondo livello, secondo Linee guida e Percorsi diagnostico-terapeutici e con l’assistenza di personale infermieristico».
Tra tali servizi si possono citare la telemedicina, la spirometria, i test di autodiagnostica/autocontrollo, la prenotazione delle prestazioni specialistiche, il pagamento del ticket, il ritiro dei referti, l’erogazione (in farmacia e a domicilio) di prestazioni infermieristiche e fisioterapiche. «Ma soprattutto» conclude Sauro «il piano prevede che nei piccoli comuni delle Aree interne i farmaci normalmente forniti in distribuzione diretta, ossigeno compreso, possano essere distribuiti dalle farmacie convenzionate allo scopo di migliorare l’efficienza e la qualità del servizio di assistenza farmaceutica».