Sarebbe partita da una segnalazione dell’Asl di Latina riguardante un picco anomalo di prescrizioni relative a uno spray nasale l’indagine dei Nas che nei giorni scorsi ha portato alla luce un presunto giro di ricette Ssn in cui sarebbero coinvolti alcuni medici e farmacisti del capoluogo e della provincia. Sull’inchiesta, della quale riferisce il quotidiano Il Mattino, vige il massimo riserbo e dunque resta al momento ignoto il numero dei professionisti indagati; secondo quanto riferisce la stampa, in ogni caso, i medici consegnavano ad alcune farmacie compiacenti mazzetti di ricette rosse già firmate, che i farmacisti poi completavano indicando a proprio piacimento i farmaci da mettere a rimborso.
Lo spray nasale i cui consumi hanno fatto sorgere i primi sospetti è indicato nel trattamento della depressione e una delle ipotesi d’indagine è che le farmacie sospettate lo abbiano venduto impropriamente per i suoi effetti simili a quelli della cocaina. Per tale motivo, l’indagine si sta allargando ad altre casistiche prescrittive in modo da definire compiutamente le vere dimensioni della truffa ai danni del Ssn, che potrebbe arrivare a qualche decina di migliaia di euro. I carabinieri dei Nas stanno ascoltando testimoni ed effettuando perquisizioni.