Sono poco più di diecimila – cinquemila solo a Roma – le dosi somministrate dalle farmacie del territorio nella prima settimana di vaccinazioni in Lazio. Le cifre arrivano dall’assessore alla Salute, Alessio D’Amato, che in una nota diffusa ieri parla di «successo che rafforza strutturalmente la rete territoriale», nonostante le «difficoltà di approvvigionamento» ancora esistenti. I problemi cui fa cenno D’Amato riguardano le forniture: in questo mese, le 600 farmacie reclutate per la prima fase avrebbero dovuto ricevere 25 vaccini a settimana. «In realtà» riferisce a FPress il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti «nei primi sette giorni hanno vaccinato 400 farmacie circa e c’è chi ha ricevuto meno dosi del previsto». «Ma questa settimana le cose dovrebbero già andare a regime» aggiunge il presidente di Federfarma Lazio, Eugenio Leopardi «cioè 25 dosi a esercizio per più di 600 farmacie. E questi volumi dovrebbero ripetersi nelle prossime due settimane sino a fine mese».
Per questo motivo, Leopardi e Cicconetti esprimono soddisfazione per i numeri della prima settimana: «Certo avrei preferito forniture ben più consistenti» osserva il presidente dei titolari laziali «però le cose sono andate bene. Le farmacie hanno dovuto affrontare problemi organizzativi complessi e occorre rivolgere un ringraziamento anche ai grossisti, che si sono fatti carico della distribuzione nonostante ancora manchi l’accordo con le farmacie».
Intanto si apprestano a scendere in campo anche i mmg laziali: da dopodomani, circa tremila generalisti delle Ucp figureranno nella piattaforma Recup per le prenotazioni e potranno essere scelti dagli assistiti. Potranno ricevere tutti e quattro i vaccini attualmente autorizzati (Pfizer, Moderna, AstraZeneca e J&J) e sceglieranno quale inoculare in base alla disponibilità del momento. Nell’ultima settimana di maggio, i medici di famiglia hanno vaccinato con una media di oltre tremila inoculazioni al giorno.