Sulla spesa farmaceutica è ancora polemica a distanza tra Regione Lazio e medici di famiglia della Fimmg. In un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera il 3 gennaio, il governatore Francesco Rocca ha accusato i mmg di ricette inappropriate per farmaci che costerebbero alle casse regionali 200 milioni di euro, cui andrebbe aggiunta una somma analoga per prestazioni diagnostiche prescritte in modo altrettanto inappropriato.

Ieri la replica della Fimmg Lazio, che ha accusato Rocca di diffondere fake news. «Sulla spesa farmaceutica convenzionata» recita una nota del sindacato «siamo, dati Aifa, sotto il tetto di spesa previsto. Quindi la domanda, che già avevamo posto senza ottenere risposta alcuna dal presidente, è: possiamo vedere i dati alla base della sua dichiarazione?».

Per quanto concerne l’appropriatezza delle prestazioni diagnostiche e strumentali, invece, la Fimmg parla di «festival dell’ovvio». «Cosa vorrebbe questa Regione, che i medici non prescrivessero più i farmaci necessari, gli esami di laboratorio e le indagini strumentali?». «Meritiamo rispetto per la passione che mettiamo nel nostro lavoro quotidiano» conclude la Fimmg Lazio «e avremmo bisogno di una organizzazione sanitaria che ci aiuti a svolgerlo nel migliore dei modi con serenità e non con attacchi ingiustificati, reiterati e non documentati».