Sembrano rasserenarsi i rapporti tra Regione Lazio e farmacisti titolari dopo l’incontro di giovedì scorso (4 luglio) tra il governatore Francesco Rocca e i sindacati delle farmacie. Questi hanno ribadito la loro ferma contrarietà alla revisione della dpc disposta dall’articolo 6 della legge regionale 9/2024 del 5 giugno scorso, che aggancia la remunerazione della dpc alla media delle quattro Regioni dove i compensi sono i più bassi. Il presidente Rocca, dal canto suo, si è detto disponibile a «rivedere» il provvedimento, a patto però che si arrivi a un nuovo accordo che garantisca la «sostenibilità del servizio» (ossia, riveda comunque al ribasso gli attuali onorari).
Nei prossimi giorni, secondo quanto riferisce Federfarma Roma in una circolare, la Regione provvederà quindi a convocherà un tavolo tecnico nell’ambito del quale sarà rivisto l’accordo sulla dpc e verrà concordata l’intesa per la sperimentazione della farmacia dei servizi.
Nel frattempo, ricorda Federfarma, «l’attuale accordo sulla dpc, seppur scaduto, è in prorogatio, quindi al momento nulla cambia». Al contempo, il sindacato ha ribadito l’invito alle farmacie perché sia data applicazione alla delibera sulla riclassificazione delle gliptine in fascia A: dall’inizio del mese, le ricette che le prescrivono vanno spedite in regime convenzionato anche quando sul modulo compare l’indicazione “dpc”, a meno di irreperibilità in tale circuito nel qual caso si può procedere alla dispensazione “per conto”.