È stata la prima Casa di comunità effettivamente operativa in Liguria e, tra pochi giorni, sarà anche la prima a distribuire direttamente farmaci e presidi. Siamo a Bordighera, provincia di Imperia: la sede della struttura sorge a poca distanza dall’ospedale Saint Charles ed era stata inaugurata nel settembre scorso, come riferiva all’epoca un articolo de la Repubblica, edizione di Genova: in servizio ci sono 15 infermieri di comunità, il cui compito è la presa in carico dei pazienti cronici in collegamento con i medici curanti e il bacino di riferimento conta circa 46mila abitanti.
L’obiettivo della Casa di comunità, spiega al quotidiano il dg dell’Asl 1, Luca Stucchi, è quello di «seguire i pazienti cronici e ridurne l’accesso al pronto soccorso, dando supporto ai medici di famiglia, che rimangono il fulcro dell’assistenza territoriale». I mmg, riferisce ancora il giornale, operano a rotazione negli ambulatori della struttura, che sperimenterà un servizio h24 rivolto ai codi i bianchi. «La Casa di comunità» sottolinea Stucchi «vuole essere un hub della continuità assistenziale, con orari dalle 20 alle 8 nei giorni feriali e nei festivi». E da dicembre c’è anche un punto prelievi, spostato dal vicino ospedale.
Infine, il primo marzo la Casa di comunità di Bordighera avvierà anche «la distribuzione diretta dei farmaci e dei presidi per i pazienti diabetici e colo-urostomizzati». Non lo riporta l’articolo di Repubblica ma una nota pubblicata ieri dall’Asl 1; lo sportello sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30, con dispensazione «previo appuntamento». Contattata per un parere, Federfarma Liugria fa notare che non si tratta di una novità ma soltanto un trasferimento di sede e che nella regione la dpc «è in costante incremento, solo nell’ultimo anno è aumentata del 10%».