Anche i liguri potranno vaccinarsi contro covid nelle farmacie del territorio, ma a somministrare non saranno i farmacisti bensì i medici. E’ quanto sancisce l’accordosulla campagna vaccinale formalizzato da Regione Liguria, Federfarma e Assofarm dopo la pre-intesa di due settimane fa (vedi articolo di FPress): i presidi dalla croce verde istituiranno Punti di vaccinazione territoriali (Pvt) nei loro locali oppure «in altri idonei nelle vicinanze», anche mediante consorzi tra farmacie che risiedono in zone limitrofe. Organizzazione e allestimento dei Pvt, dispone l’accordo, dovranno essere conformi alla normativa vigente in materia di prevenzione dei contagi da covid e sicurezza della pratica vaccinale, e le attività ospitate dovranno comprendere procedure amministrative di registrazione e comunicazione dei dati, consenso informato, scheda dati anamnestici, conservazione del vaccino e tracciatura, preparazione galenica e del materiale necessario all’inoculazione, conferimento dei certificati vaccinali. Per tale attività organizzativa, la Regione «riconosce per tutta la campagna vaccinale un compenso orario massimo di 32 euro più iva, quale tariffa forfettaria corrispondente all’effettuazione di sei vaccinazioni all’ora».
A effettuarle però saranno i medici dell’assistenza territoriale (generalisti, ambulatoriali, pediatri), con i quali la Regione sta concludendo i relativi accordi. Il loro compenso sarà erogato dal servizio sanitario ligure, che si farà carico anche del costo dei vaccini (AstraZeneca), i farmacisti titolari invece – oltre ai 32 euro per la gestione del Punto vaccinale – saranno remunerati anche per la fornitura dei vaccini agli stessi medici (3,90 euro più iva per ogni flacone multidose, 4,40 più iva per le rurali con indennità di residenza) e per la prenotazione degli appuntamenti vaccinali (3 euro più iva). «Sarà inoltre riconosciuta» continua l’accordo «la corresponsione di un contributo complessivo pari a 30mila euro più iva per lo sviluppo e la gestione della piattaforma informatica» che traccerà e gestirà la logistica.
Soddisfatta dell’intesa la presidente di Federfarma Liguria, Elisabetta Borachia: «Lo considero un accordo epocale» commenta a FPress «non soltanto le farmacie partecipano a pieno titolo alla campagna vaccinale contro covid, lo fanno anche in una modalità per cui non è il medico a supervisionare il farmacista ma semmai il farmacista a coordinare e gestire i punti vaccinali e quindi i medici che somministrano. Anziché attendere una formazione che richiederà tempo per diventare vaccinatori, i farmacisti acquisiscono da subito un ruolo di primo piano nella campagna. E in pieno spirito con le parole pronunciate l’altro ieri dal premier Mario Draghi». «Le specifiche operative relativamente a dpc vaccini e Pvt» conclude l’accordo «saranno individuate da Alisa (l’Agenzia ligure per i servizi sanitari, ndr) attraverso un apposito documento che dovrà essere predisposto entro un mese dalla sottoscrizione del presente accordo».