Hanno già ricevuto i vaccini (AstraZeneca) e cominceranno a somministrare da oggi i primi 52 Pvt (Punti di vaccinazione territoriali) organizzati dalle farmacie in base al protocollo siglato in paio di settimane fa da Regione, Federfarma e Assofarm: se ne contano sette a Imperia e provincia, sei nel savonese, 29 a Genova e provincia e 10 nello spezzino, ma al totale si aggiungeranno già dai prossimi giorni i Pvt di altre cinque farmacie, che ancora non hanno ricevuto i vaccini.
Le scelte organizzative differiscono da provincia a provincia: nel genovese, per esempio, prevalgono le farmacie che hanno installato il proprio Punto vaccinale in locali esterni, «nello spezzino invece» spiega a FPress la presidente di Federfarma Liguria, Elisabetta Borachia «sono in larga maggioranza i farmacisti che hanno ospitato il Pvt nella loro farmacia».
I primi ricevere l’iniezione saranno gli assistiti che da ieri si sono prenotati ieri sulla piattaforma web della Regione oppure si sono recati personalmente in farmacia per dare il proprio nome. E a vaccinare, come si ricorderà, non sono i farmacisti (nemmeno potrebbero, la formazione ancora non è partita) ma i medici, che le singole farmacie hanno “reclutato” tra i pensionati e liberi professionisti (non i mmg, che vaccinano nei loro studi oppure nei centri vaccinali delle Asl). «La risposta dei curanti è stata buona» commenta ancora Borachia «ci sono molti Pvt che dispongono anche di due o tre medici».
A questi volontari, secondo quanto prevedono gli accordi, la Regione riconosce un compenso di 10 euro a somministrazione, mentre alle farmacie vanno 5,33 euro (sempre per iniezione) più la quota dpc del vaccino (3,90 euro per ogni confezione da dieci flaconi multidose, 4,40 euro per le rurali con indennità di residenza) e la prenotazione della seduta vaccinale (3 euro).