Contro carenze e indisponibilità dei farmaci la Regione Liguria insedierà oggi un gruppo di lavoro con Aifa, Alisa (l’Agenzia sanitaria regionale) Ordini dei medici e dei farmacisti e Sifo, per agevolare lo scambio di informazioni tra gli operatori e promuovere corsi di formazione a distanza accreditati per operatori sanitari e professionisti. L’aggiornamento rivolto ai medici, in particolare, servirà a orientare le prescrizioni in maniera appropriata, favorendo l’utilizzo di farmaci generici ed equivalenti; ai farmacisti, invece, verrà spiegato come diffondere le corrette informazioni e comunicare nella maniera più efficace con il paziente e con il prescrittore.
«La collaborazione con la Regione Liguria sul tema delle carenze» spiega in un comunicato Domenico Di Giorgio, dirigente Area ispezioni e certificazioni di Aifa «è attiva da anni, ma durante la crisi pandemica abbiamo avuto modo di rafforzarla, costruendo insieme strumenti innovativi che hanno evitato difficoltà su molti farmaci critici: l’esigenza di una comunicazione autorevole e coordinata su questi argomenti è oggi percepita da tutte le amministrazioni, e siamo certi che questa iniziativa di Alisa possa diventare un modello, da consolidare e promuovere anche a livello internazionale».
«È un progetto pilota» spiegano Giovanni Toti, presidente della Regione, e Angelo Gratarola, assessore alla Sanità «che dimostra come la Liguria sia in prima linea per affrontare questo tema e dare risposte concrete agli operatori e, attraverso di loro, ai cittadini. La formazione e la condivisione degli strumenti e delle informazioni è il primo punto per evitare situazioni di criticità legata alla carenza o all’indisponibilità di farmaci».
«Siamo molto lieti» spiega Giuseppe Castello, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Genova e delegato regionale della Fofi «di poter dare il nostro contributo a questa iniziativa. La formazione è un elemento chiave per mantenere sempre un’assistenza di alto livello e affrontare anche criticità come quella recente della carenza di alcuni farmaci, informando correttamente la popolazione e proponendo soluzioni alternative adeguate».