Occorrerà ancora una decina di giorni perché nelle Marche il Cup torni disponibile nelle farmacie che forniscono il servizio. Lo ha comunicato nei giorni scorsi l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini, che ha fatto il punto sul ripristino della rete informatica regionale dopo l’attacco hacker dello scorso maggio. La riattivazione dei servizi, ha spiegato, procede di pari passo con il completamento di una serie di interventi diretti a migliorare la sicurezza dei sistemi; nel caso del Cup in farmacia, si sta procedendo a una «riprofilatura degli accessi» con l’adozione di una doppia chiave, una per la struttura e l’altra per i suoi collaboratori.
L’incursione dei pirati informatici nel Cup della regione risale al 18 maggio scorso, anche se ci vollero un paio di giorni perché ci si rendesse conto delle reali cause del blocco dei sistemi, inizialmente attribuito a un disservizio. Le indagini della polizia postale, chiamata in causa da una denuncia della ditta che dal 2019 ha l’appalto del Cup, sono ancora in corso e al momento il servizio è disponibile soltanto in un ridotto numero di sportelli e dal centralino telefonico (con disagi non indifferenti per gli assistiti, dato che il servizio gestisce normalmente una media di 9mila richieste al giorno). E intanto, il 13 giugno, all’Asl di Ancora è stato registrato un nuovo tentativo di violazione informatica, che ha costretto la direzione a “staccare” i sistemi per qualche ora.