Ci sono anche le Marche tra le Regioni che hanno sottoscritto l’intesa integrativa all’accordo-quadro del 29 marzo per la vaccinazione in farmacia. A firmarla, ieri, l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, e i rappresentanti delle farmacie convenzionate, Federfarma per le private e Assofarm per pubbliche. «La volontà della Regione» ha commentato l’Assessore «è quella di incrementare le vaccinazioni contro covid e mettere al sicuro quanto prima l’intera popolazione. Con le farmacie, che ringrazio per la collaborazione, abbiamo concordato il percorso operativo per l’istituzione di nuovi punti di vaccinazione cui potranno rivolgersi i cittadini».
Le somministrazioni, spiega una nota dell’Assessorato, cominceranno non appena i farmacisti avranno terminato la formazione specifica e saranno abilitati all’inoculazione del vaccino. L’intesa regionale, valida sino alla fine dell’anno, conferma la remunerazione riconosciuta alle farmacie dall’accordo-quadro Nazionale – 6 euro a vaccinazione – cui aggiunge un euro per le funzioni organizzative, per i dispositivi di protezione individuale e per i materiali di consumo.
«La novità principale dell’intesa» spiega a FPress il presidente di Federfarma Marche, Andrea Avitabile «riguarda il tutoraggio post-formazione: anziché conseguire la certificazione di un medico o di un infermiere, come richiede l’Accordo-quadro, il farmacista dovrà trascorrere 12 ore di affiancamento in uno dei centri vaccinali della regione. Siamo anche riusciti a ottenere la fornitura Asl dell’adrenalina per le piccole farmacie». Nelle Marche sono circa 300 su 540 gli esercizi che hanno dato la pre-adesione alla campagna vaccinale. «Si dovrebbe partire entro la fine di maggio» conclude Avitabile «il problema è la disponibilità di vaccini. Quanto alle fasce d’età cui somministrare, verranno fornite indicazioni più avanti».