E’ ormai conto alla rovescia, nelle Marche, per la vaccinazione contro covid da parte delle farmacie del territorio. Da ieri, infatti, i presidi dalla croce verde hanno cominciato a raccogliere le prenotazioni degli assistiti in modo da trasmettere alla Regione gli ordinativi con cui coprire le richieste. «Le somministrazioni dovrebbero cominciare dal 15 giugno» spiega a FPress il presidente di Federfarma Marche, Andrea Avitabile «ma il condizionale è d’obbligo perché al momento le certezze sono poche».
Le farmacie marchigiane che avevano espresso la propria disponibilità a vaccinare erano 500 circa, ma a partire saranno inizialmente 80, quelle cioè i cui farmacisti hanno completato formazione e tutoraggio, ossia 12 ore di pratica in un hub vaccinale. «E’ quanto prevede l’accordo che abbiamo firmato con la Regione» ricorda Avitabile «ed è stata una scelta oculata perché ha consentito ai farmacisti di fare pratica in modo accurato».
La sanità marchigiana, dal canto suo, fornirà alle farmacie il vaccino Pfizer anziché il J&J, una scelta che costringerà a un impegno non indifferente il Codin, il consorzio tra distributori intermedi che nella regione si fa carico della dpc. Quanto ai compensi, l’accordo firmato con le farmacie aggiunge un euro ai sei fissati dall’accordo nazionale per ogni dose somministrata.