E’ cominciata ieri, in Campania, la distribuzione alle farmacie del territorio del primo lotto di mascherine provenienti dalla fornitura di oltre tre milioni di pezzi acquistata nei giorni scorsi dalla Regione. L’operazione, preparata da un protocollo sottoscritto dalla Direzione tutela e salute dell’Assessorato con Federfarma e Assofarm, assegna alle farmacie pubbliche (60) e private (1.800) della Campania il compito di distribuire gratuitamente 500mila mascherine alle fasce deboli, ossia esenti ticket, persone anziane, soggetti che hanno terminato la quarantena eccetera.
Gli altri due milioni e mezzo di dispositivi, spiega una nota della Regione, saranno distribuiti alle famiglie campane attraverso i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i comuni e le associazioni di volnotariato. «La Regione» prosegue il comunicato «ha già avuto la disponibilità anche di Poste Italiane». La massiccia fornitura è stata organizzata in vista del passaggio alla fase 2 dell’emergenza epidemica, che prevede l’uso obbligatorio delle mascherine all’esterno delle abitazioni.
Distribuzione gratuita di mascherine al via dal 20 aprile anche in Toscana: pure in questo caso i dispositivi sono messi a disposizione dalle autorità regionali: ogni farmacia riceverà una fornitura di sei confezioni da 5 pezzi l’una (tranne questo mese, in cui verrà distribuita una scatola soltanto) e la dispensazione alle famiglie avverrà in modalità dpc, ma senza compenso. Una condizione che ha provocato qualche malumore tra i titolari, come testimoniano gli sfoghi raccolti dai social e dalla stampa locale: per il presidente di Federfarma Siena, Marco Venturi, le farmacie faranno quanto chiesto per senso di responsabilità verso le comunità locali, non verso la politica che finora non ha risposto a nessuna delle richieste di sostegno per i farmacisti in difficoltà.
