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Messina, somministrato in ospedale un farmaco stupefacente scaduto

22 Ottobre 2024

All’ospedale di Milazzo, in provincia di Messina, personale sanitario della struttura ha somministrato a un paziente un farmaco stupefacente ormai scaduto. A riportare l’episodio la direzione generale dell’Asl provinciale, in una nota emessa dopo le notizie apparse su alcuni quotidiani locali e le verifiche ispettive avviate su denuncia della direzione medica di presidio. «Dalle indagini» riferisce il direttore generale dell’Asl di Messina, Giuseppe Cuccì «è emerso che la somministrazione del farmaco scaduto è attribuibile a un mero errore umano».

Sono in corso, prosegue la nota, le procedure di contestazione disciplinare nei confronti del personale coinvolto. La Direzione strategica aziendale, dal canto suo, «si è attivata affinché vengano posti in essere maggiori e capillari controlli da parte del risk manager e del gruppo qualità, rispetto ai fatti che potrebbero influenzare negativamente le attività di un’organizzazione sanitaria».

Sull’episodio è intervenuto anche il sindacato Utl-Ugl: «Riteniamo positiva l’avvio di un’indagine che ha fatto chiarezza sulle eventuali responsabilità individuali» si legge in una nota «ciò che ancora non ci è chiaro è se si tratta di un unico farmaco mal conservato o, se oltre a quello somministrato, ci siano ulteriori farmaci scaduti. Il problema che poniamo è quella della corretta applicazione del Dpr 309/1990 e del decreto legge 362014 che regolamentano la materia in termini di prescrizione, dispensazione e registrazione degli stupefacenti, oltre della conservazione».