Ha aperto da appena un mese ed è già al centro di un contenzioso legale la farmacia “ammiraglia” di Hippocrates, all’angolo tra le centralissime via Broletto e San Prospero a Milano. L’esercizio è il primo (degli oltre 120 acquisiti dal gruppo) a vestire il format della catena ed è in attività dai primi di giugno, senza cerimonie d’inaugurazioni né tagli di nastro (soltanto un comunicato, niente di più). I titolari della Farmacia Broletto, al 30 della stessa via, e della Farmacia Cordusio, in Santa Maria Segreta, hanno però presentato ricorso al Tar Lombardia per contestare l’autorizzazione all’apertura rilasciata dall’Ats, l’ex Asl di Milano.
Secondo i due farmacisti, in sintesi, il flagship store di Hippocrates non rispetterebbe la distanza di legge dei 200 metri da soglia a soglia: nella richiesta di autorizzazione, è l’accusa, era stato indicato come ingresso il civico 3 di via San Prospero, invece l’accesso avviene da via Broletto 1. E da questa soglia, dicono i due titolari, le distanze dalle loro farmacie si fermano a 165 e 193 metri.
La cosa, a dire il vero, era già stata segnalata all’Ats, ma i suoi tecnici hanno comunque concesso l’autorizzazione: l’ingresso vero e proprio, sarebbe la loro tesi, non va calcolato dalla soglia ma dalla porta di accesso ai locali veri e propri, che si raggiunge dopo aver percorso un corridoio di 16 metri, del quale la farmacia ha soltanto l’uso. Anche se poi l’uscita, sul lato opposto di questo stesso corridoio, si affaccia quasi direttamente sulla strada. La prima udienza davanti ai giudici amministrativi è prevista per domani.