E’ la prima di Modena e la 14a della provincia la Casa della Salute che il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha inaugurato ieri nel capoluogo. Costata alle casse pubbliche 7,4 milioni di euro, la struttura conta oltre 50 ambulatori e accoglierà un’ottantina tra medici, infermieri, ostetriche, psicologi, logopedisti, terapisti per la riabilitazione psichiatrica, educatori, fisioterapisti, tecnici di cardiologia e personale amministrativo, più volontari e assistenti sociali.
I primi servizi sono già operativi da metà mese e comprendono neuropsichiatria infantile, psicologia familiare, servizio diabetologico, consultorio familiare, punto unico di prenotazione e ambulatori infermieristici di comunità. A breve, seguiranno ambulatori specialistici di dermatologia, oculistica, cardiologia e neurologia, il Punto prelievi e lo Sportello sociale.
Non risulta che nella Casa della salute verrà aperto uno sportello della distribuzione diretta, in compenso però gli ambulatori infermieristici offriranno diverse prestazioni che dovrebbero trovare spazio nella farmacia dei servizi: presa in carico della cronicità, distribuzione dei presidi, medicazioni eccetera.
«Le Case della salute in Emilia-Romagna questo sono» ha detto Bonaccini «luoghi di assistenza, ascolto e cura che la Regione sostiene da anni con grande convinzione, investendo energie progettuali e finanziarie per rafforzarne l’identità e le potenzialità. E i numeri ci danno ragione, perché confermano che dove sono presenti – ne contiamo 120 in tutta la regione – calano gli accessi impropri al Pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri per le patologie che possono essere curate in ambulatorio».