In Molise i farmaci della diretta che non passano dalla dpc continueranno a essere distribuiti dalle farmacie del territorio come già fanno dallo scorso marzo in seguito all’emergenza pandemica, ma non più a titolo gratuito bensì con un compenso di 5 euro a confezione. E’ quanto prevede l’accordo firmato la settimana scorsa da Regione e Federfarma Molise con l’obiettivo di venire incontro alle popolazioni che risiedono in piccoli centri e aree disagiate, «dove spesso la farmacia costituisce l’unico presidio sanitario».
L’intesa si compone di cinque capitoli, dedicati ciascuno a uno specifico servizio. Innanzitutto si parla di screening del colon retto, con il coinvolgimento delle farmacie nella fase di distribuzione e ritiro dei kit (tre euro iva inclusa per ogni campione inviato in laboratorio, che diventano 3,50 euro superata la soglia dei 22mila test completati su base annua). Seguono le disposizioni per la campagna antinfluenzale 2020-2021, che prevede fornitura e distribuzione dei vaccini ai mmg con rendicontazione su piattaforma web (100 euro una tantum a farmacia, più 0,50 euro per ogni dose consegnata) e quelle per l’apertura del Fascicolo sanitario elettronico (due euro ad attivazione, che diventano 1,50 valicata la soglia dei 100mila fascicoli), più il rinnovo della distribuzione dei presidi per diabetici (alle stesse modalità economiche precedenti).
Ma la novità più importante, come detto, riguarda la conferma (con remunerazione) dell’accordo della primavera scorsa per la distribuzione nelle farmacie dei medicinali della diretta. L’obiettivo, come si ricorderà, era quello di ridurre spostamenti (e quindi rischi di contagio) dei pazienti che devono andare all’Asl o alla farmacia ospedaliera per ritirare i loro farmaci. «Avevamo accettato di farci carico della distribuzione a titolo gratuito per dimostrare l’importanza della distribuzione tramite le farmacie del territorio» commenta a FPress il presidente di Federfarma Molise, Luigi Sauro «i fatti ci hanno dato ragione e ora la Regione ha stipulato un accordo che riconosce alle farmacie un compenso a pezzo. E’ ovviamente un’intesa che ci trova soddisfatti».