Trova l’apprezzamento anche di Federfarma Molise il “reddito di residenza attiva”, l’incentivo introdotto dalla Regione per ripopolare i piccoli comuni del territorio rurale. Dal 16 settembre, data dalla quale verranno pubblicati di volta in volta i bandi, chi prende residenza in uno dei paesi indicati e apre un’attività per almeno cinque anni riceverà un’indennità mensile di 700 euro. Si parte dal comune di Pizzone, in provincia di Isernia, dove – riporta la stampa – abitano oggi soltanto 300 abitanti e manca quasi tutto: alimentari, negozi, farmacia… c’è soltanto il bar, che oltre al solito si è messo a vendere pane, latte e qualcos’altro.
I comuni che la Regione vorrebbe ripopolare con questa procedura sono un centinaio sui 136 del Molise che hanno meno di duemila abitanti. Lo stanziamento complessivo ammonta a un milione di euro, attinto da un fondo vincolato del ministero dello Sviluppo, che lo ha autorizzato. Per il primo bando, riguardante Pizzone, gli interessati avranno 60 giorni di tempo per rispondere e la Regione ha subito avvertito i possibili candidati: nessuno pensi di approfittare per farsi una vacanza, le domande verranno vagliate con attenzione e saranno scelti soltanto coloro che dimostreranno di essere realmente interessati.
«Apprezziamo l’idea messa in campo dall’amministrazione regionale» commenta il presidente di Federfarma Molise, Luigi Sauro «perché a beneficiarne saranno anche le farmacie rurali che servono molti di questi paesi. La desertificazione dei piccoli comuni è un processo che va contrastato con ogni mezzo, perché senza abitanti le attività, farmacie comprese, non possono sopravvivere».