E’ un vecchissimo trucco degli agenti di vendita più disinvolti: spediscono qualche parente o amico in farmacia a chiedere per qualche giorno il prodotto di cui sono rappresentanti, poi si presentano sorridenti al titolare che ordina con generosità convinto ci sia tanta domanda. I tempi cambiano, i percorsi della distribuzione evolvono, ma certe “astuzie” sopravvivono, magari con adattamenti. Come a Napoli: in una nota diffusa ieri Federfarma riporta le segnalazioni di diversi dei suoi associati, che raccontano di telefonate effettuate da pazienti sconosciuti per ordinare due specifiche marche di integratori, prescritti dal Centro di fertilità del Policlinico di Napoli.
C’è chi promette che passerà a ritirare le confezioni l’indomani, chi invece chiede di riceverli a casa e lascia numero e indirizzo, in entrambi i casi le richieste si rivelano false ma intanto il farmacista ordina il prodotto, lo carica, eventualmente lo fa recapitare al domicilio fittizio e infine deve aprire una pratica per la restituzione al distributore. Il consiglio con cui Federfarma Napoli conclude la circolare è quello che si dà spesso in molti altri frangenti: «diffidare delle telefonate provenienti da sconosciuti».