In attesa che dal Governo arrivi l’annunciato tetto sui prezzi delle mascherine, a Napoli ci pensano le farmacie aderenti all’associazione titolari della Provincia a calmierare il mercato. Da ieri, infatti, questo tipo di dispositivi è proposto allo stesso prezzo in tutti gli esercizi del capoluogo associati a Federfarma: 1,30 euro al pezzo per le mascherine chirurgiche (finora il prezzo oscillava tra 1,5 e 2 euro) e 4,90 euro per le ffp2/kn95 (finora tra i 6 e gli 8 euro). «Abbiamo acquistato qualche centinaio di migliaia di mascherine» spiega Michele Di Iorio, presidente del sindacato titolari partenopeo «così da riuscire a ottenere un prezzo migliore sul mercato; una sorta di Gruppo di acquisto solidale, il cui beneficio ricadrà sulla cittadinanza, considerato anche che Federfarma Napoli si è fatta carico di parte del costo d’acquisto».
Per Di Iorio l’operazione è un modo per calmierare i prezzi di mercato: «In questo mese e mezzo» dice «le mascherine ci sono state offerte a cifre tra le più disparate, da parte di ditte spesso improvvisate: ecco perché l’offerta al pubblico ha una forbice così ampia». E chi accusa di speculazione le farmacie, conclude il presidente di Federfarma Napoli, dovrebbe ricordare che «il primo a fare affari con le mascherine è lo Stato, che ogni cento milioni spesi dai cittadini in dpi ne intasca 22 sotto forma di iva. La speculazione poteva essere limitata con un passaggio immediato dell’iva al 4%, ma l’emendamento presentato in Parlamento è caduto nel vuoto».