E’ operativa dall’inizio del mese la nuova piattaforma web di Federfarma Sardegna per la distribuzione in farmacia dei dispositivi per la diabetica (strisce reattive, aghi e lancette), dei prodotti dietetici e della protesica. L’infrastruttura informatica, Assistenzaintegrativa.it, è stata realizzata con oneri a totale carico del sindacato regionale e si inquadra nell’accordo con la Regione Sardegna per la dpc e gli altri servizi di dispensazione.
Indubbi i vantaggi per i pazienti, che dall’inizio di febbraio stanno progressivamente passando sulla nuova piattaforma al rinnovo del piano terapeutico: il ritiro mensile dei presidi necessari può essere effettuato direttamente in farmacia, dove basterà esibire la tessera sanitaria per consentire al farmacista di “scaricare” la fornitura programmata dal sistema. Non è più necessario, quindi, il passaggio dal medico di famiglia, che grazie alla piattaforma informatica continuerà comunque a essere aggiornato su ciò che il diabetologo prescrive al paziente. Inoltre si semplificano gli adempimenti contabili per i farmacisti e si riduce la possibilità di errori di dispensazione.
Vantaggi significativi anche per Regione e Ats (Agenzia per la tutela della salute, l’Asl unica della Sardegna), che possono monitorare in tempo reale le prescrizioni dei diabetologi e la dispensazione dei presidi ai pazienti in farmacia. La periodicità mensile dei ritiri, in più, dovrebbe favorire l’aderenza terapeutica e ridurre gli sprechi, per esempio in caso di cambio di terapia.
In futuro, poi, le potenzialità della nuova piattaforma potrebbero consentire ulteriori applicazioni. Federfarma Cagliari sta infatti lavorando a un nuovo servizio per educare i pazienti diabetici alla prevenzione delle principali complicanze, al monitoraggio e promozione dell’aderenza alla terapia e della consapevolezza della patologia, nonché ai corretti stili di vita. Come noto, la Sardegna paga un prezzo altissimo al diabete mellito: è infatti la regione con il più alto tasso di nuovi casi di diabete di tipo 1, poiché l’incidenza del diabete infantile-giovanile è di oltre 50 casi per 100mila abitanti (nella fascia d’età 0-30 anni), mentre nel resto d’Italia si aggira intorno a 6-7 per 100mila abitanti.