In Emilia Romagna i servizi per cronici e anziani come assistenza domiciliare, telemedicina, Cup e prestazioni infermieristiche arrivano anche nelle aree rurali. Però non grazie alle farmacie, rurali pur’esse, ma alle Case della Salute. E’ il messaggio che politica e sanità regionali hanno lanciato in concomitanza con l’inaugurazione, sabato 3 agosto, della Casa della Salute di Lagrimone, frazione del comune di Tizzano Val Parma. La struttura, circa 800 mq di superficie, servirà un bacino di 8mila assistiti, che comprende non solo gli abitanti di Tizzano ma anche quelli di Monchio delle Corti, Palanzano e Neviano degli Arduini, tutti nel parmense.
Dai prossimi mesi verranno inaugurati nella Casa un ambulatorio di medicina generale (con 6 mmg), un ambulatorio infermieristico dedicato alla cronicità, i servizi di soccorso avanzato h24 in collaborazione con la Croce rossa italiana, il centro prelievi, il punto Tao, un ambulatorio per visite specialistiche programmate, la Pediatria di comunità, lo sportello Cup, il servizio di teleassistenza e teleconsultazione. Inoltre, il poliambulatorio si occuperà di fragilità secondo i protocolli della medicina proattiva: sarà infatti l’infermiere della cronicità a contattare telefonicamente i pazienti, per assicurarsi della corretta esecuzione delle terapie o della necessità di condurre analisi o approfondimenti diagnostici.
La realizzazione della struttura parmense, sottolinea un comunicato della Regione, «è parte di un più ampio progetto di potenziamento dei servizi sanitari e sociali in montagna voluto dalla Regione Emilia-Romagna in parte con un’apposita misura del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 (fondi europei) e in parte con uno stanziamento aggiuntivo di 2,5 milioni di euro deciso dalla Regione nell’ultima manovra di bilancio». Per la prima volta, prosegue la nota, «risorse destinate allo sviluppo rurale sono state utilizzate per sostenere la permanenza nelle parti più periferiche del territorio – a partire dalle zone di montagna – di servizi essenziali per la popolazione residente».
Con quest’ultima inaugurazione le Case della salute attualmente attive in Emilia-Romagna sono 110 (erano 42 nel 2011): l’Asl della Romagna ne conta 37, l’Asl Parma 20, l’Asl Bologna 16, l’Asl Modena 12, l’Asl Reggio Emilia 11, l’Asl Ferrara 7, l’Asl Piacenza 7. Il bacino di utenza delle Case della salute funzionanti è pari a circa 2 milioni e 300mila abitanti, il 52% della popolazione regionale.