La Regione Piemonte ha in corso una trattativa con i laboratori privati per allargare la platea degli erogatori di test antigenici e calmierare i prezzi al pubblico. Lo ha detto l’assessore alla sanità Luigi Icardi in risposta a un ordine del giorno presentato dall’opposizione che invitava la giunta a concordare con le farmacie del territorio un abbassamento delle tariffe professionali per i test rapidi: in Emilia Romagna, recita l’odg, antigenico e sierologico sono venduti nelle farmacie a 11 euro; nel Lazio è stato concordato un prezzo calmierato di 22 euro; in Puglia l’antigenico costa 20 euro, in Toscana 22 e in Veneto 26. In Piemonte invece, la spesa in farmacia va da 32 a 45 euro. «E’ una questione di giustizia» ha commentato Domenico Rossi, Pd, vicepresidente della commissione sanità «soprattutto nei confronti delle famiglie meno abbienti».
Per Icardi la soluzione passa dal coinvolgimento dei privati: «E’ in corso una revisione delle procedure per far crescere il numero dei laboratori» ha spiegato «abbiamo già avviato un’interlocuzione e faremo le valutazioni per arrivare a un prezzo medio accettato da tutti». Quando ci sarà un quadro completo dei laboratori autorizzati, «procederemo a concordare con loro un prezzo che sia uniforme in tutta la regione».
Dal canto suo, il presidente dell’Ordine dei farmacisti di Torino Mario Giaccone ricorda al quotidiano la Repubblica: «Giusto andare incontro ai cittadini vorrei solo ricordare che in Emilia la Regione ha contribuito per calmierare il prezzo. E poi attenzione a non creare disparità, perché non in tutti i piccoli centri ci sono centri privati».