Manca ancora qualche firma ma si può ormai considerare chiuso il rinnovo dell’accordo sulla dpc tra Regione Piemonte e farmacie del territorio. L’intesa, di validità triennale, conferma le precedenti condizioni rivedendo al rialzo il tetto dei pezzi oltre il quale si riducono i compensi: nel vecchio accordo la remunerazione calava da 5 a 3,80 euro a confezione al superamento dei tremila pezzi distribuiti, con la nuova intesa il taglio scatta dai 4.500 pezzi. Restano invece invariati i compensi per rurali e rurali sussidiate (6,35 e 7,35 euro rispettivamente), senza riduzioni perché è difficile che queste piccole farmacie raggiungano i volumi necessari.
«L’altra novità principale» spiega a FPress il presidente di Federfarma Piemonte, Massimo Mana «riguarda la contabilizzazione: finora l’eventuale superamento dei tetti era monitorato mensilmente, ora invece avverrà soltanto a fine anno e le farmacie che avranno sfondato rimborseranno la Regione con la dpc successiva».
Nell’intesa, inoltre, viene sancita la dematerializzazione del promemoria anche per le farmacie, che non dovranno più stampare su carta per l’apposizione delle fustelle. «Da settembre utilizzeremo i registri come già fanno Lombardia, veneto, Liguria e altre regioni ancora» conclude Mana «risparmiamo un po’ di carta e di inchiostro, il peso della burocrazia invece non so».