Tre medici di medicina generale, sette farmacisti e altre nove persone indagate. È il bilancio dell’indagine avviata dalla Procura di Nola (Napoli) per truffa al Ssn, falsità ideologica, corruzione e associazione a delinquere. Diciassette i provvedimenti cautelari notificati dalla Guardia di Finanza di Napoli, che ipotizza un consistente traffico di ricette false messe indebitamente a rimborso dall’Asl.
Un medico di base, ritenuto il promotore della presunta truffa, è stato messo ai domiciliari, altri due sono stati sospesi per un anno dal pubblico servizio o dall’ufficio connesso con l’esercizio della professione medica in convenzione con il Ssn; i sette farmacisti sono stati sospesi per un anno e a due legali rappresentanti di centri diagnostici è stato notificato il divieto di contrattare con la Pubblica amministrazione per un anno; un ex farmacista e due informatori scientifici si sono visti notificare il divieto di dimora nel comune di Pomigliano d’Arco, infine due infermieri sono stati sospesi per un anno dall’esercizio della professione per conto di enti pubblici e privati convenzionati con il Ssn.