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Pordenone, oppiaceo con ricetta falsa ma la farmacista se ne accorge

31 Maggio 2024

Hanno cercato di procurarsi uno sciroppo a base di codeina con una ricetta falsa ma la farmacista, insospettita, ha chiamato i carabinieri che li hanno denunciati. La notizia di cronaca arriva da Casarsa, in provincia di Pordenone, e rappresenta un ulteriore invito a farmacisti e sanitari perché tengano la guardia alta sulla dispensazione di oppiacei per spaccio e sballo.

Il farmaco cui puntavano i due giovani, in particolare, era uno sciroppo a base di diidrocodeina, sostanza abitualmente utilizzata per creare il purple drank, un mix di medicinali e bibite gassate così chiamato perché la miscela assume un colore violaceo.

I ragazzi, maggiorenni, hanno cercato di procurarselo in farmacia con una ricetta falsificata ma la farmacista non si è fatta ingannare e ha segnalato il caso ai carabinieri, che dopo una breve indagine hanno denunciato i due con l’ipotesi di concorso nel reato di falso.

Pochi giorni prima, intervistato da Il Gazzettino, il presidene di Federfarma Pordenone, Francesco Innocente, aveva ammesso che al banco capita sempre più spesso di imbattersi in ricette falsificate allo scopo di ottenere qualche oppiaceo: «Noi farmacisti possiamo fare una sola cosa» aveva spiegato «chiamare il medico quando ci sorge il dubbio. E nel caso di ricette false, avvertire le forze dell’ordine come infatti facciamo. Peraltro, ormai le ricette sono per la maggior parte digitali, falsificarle quindi serve a poco o nulla perché il farmacista se ne accorge immediatamente».