L’aeroporto internazionale di Bari Karol Wojtyla avrà la sua farmacia. Lo ha deciso una delibera di giunta regionale che in conformità all’art. 1bis della legge 475/68 riconosce il valore strategico dello scalo pugliese e dispone quindi il potenziamento del servizio farmaceutico. Il provvedimento, come spiega la Regione in una nota, recepisce la richiesta avanzata dalla società Aeroporti di Puglia spa a comune di Bari, amministrazione regionale, Asl del capoluogo e Ordine interprovinciale dei farmacisti di Bari-Bat.
«L’istituzione di una farmacia nell’aeroporto internazionale» prosegue la nota «rappresenta una risposta concreta all’esigenza di offrire ai passeggeri una gamma di servizi più completa e qualificata in un contesto di forte sviluppo del traffico, specie di quello proveniente dai collegamenti internazionali». «L’avvio dell’iter» aggiunge il direttore dell’Asl di Bari, Antonio Sanguedolce «è il frutto di una forte comunione d’intenti che, grazie al presidente Michele Emiliano e alla sua Giunta, ha visto protagoniste in questi anni tutte le diverse articolazioni del sistema Puglia. Uno spirito di squadra che si è ancor più radicato, come nel caso di Aeroporti di Puglia e ASL, durante la gestione della pandemia e che presto, grazie anche al contributo dell’Ordine dei farmacisti, porterà lo scalo barese a dotarsi di un servizio fortemente richiesto dalla clientela e che consentirà al Karol Wojtyla di adeguare la gamma dei servizi offerti ai più alti standard internazionali».
Ottenuto anche il parere favorevole dell’Asl di Bari, la procedura proseguirà «con il conferimento dell’istituenda sede farmaceutica mediante concorso pubblico per titoli ed esami, di prossima indizione».